Coppia e Quarantena: ai posteri l’ardua sentenza.

In Cina , secondo i dati ANSA, una delle conseguenze più tangibili della quarantena , è stata il divorzio.

La convivenza forzata ha inevitabilmente slatentizzato dei problemi comunque silenti che – con la normale routine composta anche da situazioni esterne come lavoro, amici, svago, volontariato- erano diluiti e probabilmente trovavano una loro collocazione “funzionale” alla coppia stessa in una situazione di possibilità di fuga momentanea dal problema.

Perché diciamocelo, anche il rapporto più esaltante, quello in cui passione , dolcezza, sesso, comprensione , rispetto sono gli ingredienti chiave- di base, inevitabilmente- attraversa dei problemi e delle crisi, che o ti affossano come diade o ti permettono un upgrade successivo atto a evoluzioni  rispetto agli albori.

Io non sono esperta di rapporti, tutt’altro.

Non ci ho capito talmente tanto una mazza che sono single.

Ho anche provato ad effettuare – qualche volta – le tipiche tattiche femminili , ma non funziono così.

Per me il sacrificio è contemplato in tutte le cose riguardanti l’esistenza – anzi direi che l’esistenza sia una summa di sacrifici- per cui considero- sbagliando- l’ambito sentimentale lo spazio esclusivo delle gratificazioni,  ma sappiamo tutti che in realtà i rapporti a lungo termine non funzionano in tal modo.

Quindi davvero.

Non sono competente in dinamiche familiari.

La realtà è che non  sono stata abbastanza coraggiosa da aver accolto una sfida del genere in nome di qualcosa di più importante.

Ma sono un’eccellente osservatrice e sono una che ascolta.

Ergo, in questo periodo in cui il tempo si manifesta nella sua accezione più dilatata – la quale può letteralmente soffocarti qualora tu non sia pronto a domarla – ho avuto modo di fare considerazioni sulla base di dati più o meno dimostrabili.

I social in questo sono  fondamentali.

Sono la cartina tornasole dei rapporti.

Nella dimensione virtuale si vedono soprattutto le mancanze, palesi o nascoste, che ogni elemento di una coppia si porta appresso come la copertina di Linus.

La semplice lettura e catalogazione di tali difetti mi hanno permesso di stilare una summa di comportamenti e situazioni ricorrenti quasi come un paradigma imprescindibile.

Da qui l’assunto fondamentale sul quale si basa tutto il conflitto e cioè che uomini e donne funzionano in modo diverso. Hanno bisogni diversi.

Gli uomini hanno più bisogno di spazio, le donne invece di tempo.

L’uomo necessita di produrre testosterone per il proprio equilibrio psico-fisico, e lo fa maggiormente in solitaria, le donne necessitano di ossitocina, l’ormone che consente di diminuire lo stress.

Motivo per il quale sono proiettate verso un maggiore contatto fisico, chiedono maggiori attenzioni e maggiore affetto per produrla.

Eccoti servito il più grande conflitto antropologico dei sessi.

Perché è qui e soltanto qui che albergano spesso le incomprensioni.

E questo aspetto in una quarantena forzata può avere delle conseguenze macroscopiche.

A te non costa nulla. Per noi è una fonte di soddisfazione enorme.

Ma procediamo con calma.

Secondo i dati che sono riuscita ad accaparrare, il fatto di condividere spazi o meno ristretti h 24, ha fatto emergere le seguenti situazioni:

1) i coniugi barra fidanzati litigano molto spesso per la questione spesa. La limitazione del decreto – peraltro giustissima- stabilente solo ed esclusivamente un elemento a nucleo che si occupi del “foraggiamento”  alimentare ha fatto saltare i gangheri alla diade che – laddove sia presente anche la prole- considera questo momento come uno svago salvifico. Una variante molto importante è rappresentata dal provvedere ai bisogni fisiologici del cane.

Non sapete più cosa cazzo fargli pisciare.

Davvero.

Il quadrupede prima o poi si rivolterà per abbandono prostata.

2) Le donne- compresa me , che però non sono in coppia e pertanto non sono costretta ad accettare compromessi- si sono messe a pulire l’impossibile. Hanno presidiato la casa con Vim Liquido, Ace Gentile e in alcuni casi alcol denaturato persino negli interstizi più introvabili della sacra “domus”.  Nell’attuare questa vera e propria azione militare contro l’acaro rompono irrimediabilmente i maroni perché è un continuo : “non passare di qua”, “non toccare questo”, “non fare quello” e tutte espressioni connotate dall’accezione negativa che frustra il partner in maniera irrimediabile.

3) Le coppie con figli – sebbene molti vadano cianciando di quanto sia meraviglioso riscoprire la famiglia- vorrebbero intimamente essere da un’altra parte. E’ così. Perché avere a che fare con ragazzini frignanti che chiedono continuamente di passare il tempo, è difficile, e crea stress. La qual cosa non vuole assolutamente dire mancanza di amore per la progenie.  Ma anche il sangue del tuo sangue, qualche volta , ti rompe i coglioni. Chi non lo ammette è ipocrita.

4) Il cibo. La quarantena vanifica tutti gli sforzi di alimentazione controllata. Bellissimi i dolci i biscotti, le pizze, le crostate che postate, ma ricordatevi che poi  li scontate sul culo, sui fianchi o sulla panza. Tutti. E un paio di chiletti in più va bene, ma se sconvolgete totalmente i connotati poi dovreste sapere che a breve godrete di ramificazioni stile alce.

5) Il fattore pigiama.

Sto notando nei video una trascuratezza immane. Davvero signori, io sono esagerata a fare il contouring. Ma è una quarantena. Non una malattia di massa. Per cui  pettinatevi. Non bisogna arrivare allo smoking ma la “ciavatta” stile francescano, – quella che lascia la sacra sindone sul plantare- e la t-shirt acuente l’adipe del girovita risparmiatevele.

E voi donzelle, il dentifricio sui brufoli e gli indumenti messi alla cazzo di cane, i calzini di spugna – con i cerchi rossi al polpaccio-  alzati fino alla rotula ornati da babbucce a forma di orsacchiotto sappiate che sono assolutamente antierezione. Diciamolo.

Che poi ritorniamo sempre al punto di cui sopra.

6) Il sesso in quarantena.

Io capisco che parliamo di un caposaldo del rapporto. Ma siccome è molto sconsigliato – cito “Sebbene non ci siano prove che il Covid19 sia presente nel liquido spermatico e nelle secrezioni vaginali (dove non è stato ancora testato), esso è stato ritrovato nelle feci dei pazienti positivi al test Tampone (trasmissione oro-fecale), oltre che naturalmente in tutte le secrezioni delle vie aeree superiori, muco nasale e saliva compresi”; dott.ssa Rizzoli-potete fare da soli.

Via allegramente con Federica – che sia tutta la mano o un dito per le varianti di genere- insomma andate di You Porn.

Oppure – signori- c’è sempre la meravigliosa riscoperta dell’erotismo mentale. Niente è più eccitante di uno scambio di vedute al vetriolo davanti  a un buon bicchiere di vino.

L’eccitazione – ovviamente per me , e sono donna quindi consapevole che gli uomini siano molto più visivi- parte dalla testa. E la testa è il modo che abbiamo per abitare mondi fantastici che potrebbero lenire la  restrizione fisica.

6) Il silenzio passivo aggressivo.

Davvero. In una situazione del genere equivale a una bomba a orologeria. Prima o poi  scoppia.

Per il resto tutti potrebbero venirsi incontro.

Voi donne dovreste capire che non si può stare sempre attaccati o fare tutto insieme – ed eliminare quell’espressione assolutamente favorente il crollo testosteronico che è : “ a che cosa stai pensando amore?”. Magari  lui è occupato semplicemente a gestire il pre-cagata ed ovviamente ha l’espressione corrucciata. Ci avete pensato?

Voi uomini – di contro- se avete sempre voglia di fuggire, forse – allora-  quello non è il vostro posto.

Perché è anche bello perdersi negli occhi dell’altro facendo cose tritapalle, ogni tanto.

Covid-19 a parte.

Valentina

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