Halloween: l’oscurantismo della superstizione.

Uno dei maggiori momenti in cui l’analfabetismo funzionale impera è la festa di Halloween.

Diciamolo pure.

Intendiamoci a me di Halloween non frega un cazzo.

Io odio il carnevale e le feste in maschera in genere quindi figuriamoci quanto possa essere interessata a una serata in cui truccarsi da spirito et similia la fa da padrona.

Tendenzialmente quando ero io giovanissima non aveva preso piede come adesso quindi non me ne sono mai curata più di tanto.

Ma e c’è un ma grosso quanto una casa che si riassume nell’assunto seguente: chi crede che sia la festa del demonio e si oppone in maniera scriteriata  adducendo motivazioni che inglobano come leit-motiv una non appartenenza alla nostra cultura – ma l’I Phone non è qualcosa inventato da uno straniero? – è assolutamente un ignorante che vuole far finta di saperla lunga man non sa nulla.

Andiamo per gradi.

Halloween è una festa irlandese – per l’appunto celtica-nata nella contea di Meth , alle porte di Dublino.

Nell’epoca precristiana  questa ricorrenza – la festa di Samhain– per i celti rappresentava un rito importante che segnava il passaggio dalla luce all’oscurità in quanto coincideva con la fine del raccolto e l’inizio dell’inverno. In altre parole era il Capodanno Celtico.

L’arrivo del cristianesimo ha modificato il significato originario e cioè i Celti credevano che il 31 ottobre Samhain chiamasse a sé tutti gli spiriti morti i quali , per un giorno, rendevano possibile l’unione dell’aldilà al mondo vivente con una celebrazione che spesso si teneva nei boschi dove venivano accesi falò e fatti sacrifici animali.

Al termine di ciò essi tornavano a casa – indossando maschere e pellami degli animali –illuminando la strada con cipolle intagliate –  c’è un’evidenza nelle fonti anche di rape (oggi adattate in zucca)-  al cui interno erano riposte le braci del banchetto precedente, che fungevano da lanterne.

Nel 1800, proprio grazie agli Irlandesi che migrarono in America, si inizia a festeggiare Halloween (“All Hallows’ Eve”, la “vigilia di tutti i Santi” che tradotto è “Ognissanti”)come la conosciamo oggi.

A te non costa nulla. Per noi è una fonte di soddisfazione enorme.

Ergo ne consegue che non c’entri nulla col diavolo, nessuna traccia, nessun appiglio.

Questo se vogliamo essere precisi e andare a fare le pulci ad un’accusa che non trova né capo né coda.

Poi ovvio che qualora uno desideri trovarci il male e praticarlo può utilizzare la qualunque e riuscire nell’intento.

Ma così tendenzialmente non è.

Quindi tutti voi bigotti fatevene una ragione.

Perché se dovete negare a un bambino della quinta elementare una festicciola con i compagni di scuola  che comprenda la visione di Hocus Pocus, quelli che  avete problemi siete voi.

Davvero.

Se sentite il bisogno di isolarlo nel nome di un Dio che predica l’amore – e quindi la fratellanza- spegnendone il sorriso per un pomeriggio con gli amici passato a cazzeggiare e proclamare “dolcetto o scherzetto” siete la summa dell’ignoranza che si traveste da autorità.

Nossignore.

In realtà tutta questa dietrologia è stata da me esposta per rispondere a delle convinzioni assurde.

Ma Halloween non è neanche questo.

E’ una festa consumistica che come tutte le feste consumistiche fa un favore alle aziende per gonfiarne il fatturato.

Niente di più semplice. Giusto? Sbagliato?

Ovviamente ognuno la pensa come vuole ma le persone che sono convinte di essere fuori dal sistema sono ingenue.

Tutto è strutturato per creare un bisogno e non devo essere io a dire che la digitalizzazione lo ha sublimato. Lo ha reso appetibile, a portata di mano.

E ne siamo tutti invischiati.

Inderogabilmente.

In realtà è come  si interpreta una cosa  a fare la differenza.

Tra i giovani è una delle tante scuse per fare baldoria.

E ci sta.

Perché di quella sbronza si ricorderanno o a vita tanto da capire che non  serve ma in realtà serve.

Quindi soprattutto voi mamme che seguite la vita dei vostri figli e rompete i coglioni con discorsi frutto della superstizione , pensate per un attimo al vostro moralismo ipocrita.

Si possono tranquillamente seguire i precetti della chiesa lasciando che la vostra prole si travesta da diavolo, sì , e non è una contraddizione.

E a dirlo – ripeto-è una a cui di Halloween non importa nulla.

Valentina

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