Il piano B

Soda e Caustica. Il blog politically IncorrectQuesta panacea rispetto all’imprevisto è vera e propria arte.
Il piano B ti salva il culo, a volte, in corner.
E’ come il lato B delle vecchie cassette.
Nel lato B a mio avviso, c’è sempre un capolavoro.
Voglio dire, “Ride On”; degli AC/DC, è la penultima canzone di “Dirty deeds done dirt cheap” e sta sul lato B.
Ogni volta che sento il giro di blues dei primi 3 secondi, la mia schiena è pervasa da brividi.
Quando Bon Scott inizia a cantare poi, io piango, ogni santissima volta.
E’ come se sentissi la tragedia di quel letto vuoto. Si insinua lentamente, e nella malinconia delle strofe, giganteggia sulla mia anima.
Ma qui stiamo parlando di arte; di qualcosa che entra nella tua vita a sprazzi, perché- che ci piaccia o no- noi comuni mortali, buona parte del tempo rimanente, lo passiamo a industriarci per pagare le bollette. E tu – si proprio tu che leggi – dovresti avere un piano B. Sempre. Vivere, a volte, è rimanere a galla. Non sempre però, ci possiamo fregiare di avere pensato a una seconda opzione o non sempre la abbiamo.

E qui sta il vero problema.

Quando sei costretto a improvvisare. L’esistenza – sovente- è come una gigantesca jam session in cui ognuno si fa lo sgambetto per suonare il suo fottutissimo assolo. E quando devi creare melodia sulla merda, il rischio potrebbe essere che smetti di suonare e se smetti di suonare, il pubblico ti fischia.
Il problema è che-se nella vita reale senza il pubblico non sei nessuno allora hai “toppato” di brutto.
Perché se vivi per un like, o vai in depressione per i dissensi che ti pioveranno addosso sempre e comunque, vuol dire che ti sei fermato al lato A.
Vuol dire che vuoi partecipare sempre alla colonna sonora.
E il sempre e il mai, lo sappiamo tutti, sono deleteri e intrinsecamente utopistici (tranne per alcune cose che io reputo sacrosante e non negoziabili).
Per una come me che il 90% delle volte che si mette a piovere non ha l’ombrello, la questione si complica.
Io penso agli imprevisti, eccome, ma alcune volte sono costretta a improvvisare.
E improvvisare ti mette direttamente a contatto con la tua capacità di problem-solving, ti fa capire quanto tu sia in grado di andare oltre i tuoi insignificanti schemi e se passi l’esame, diciamolo pure, il lato A ti fa una beneamatissima pippa.

Have a good day e rock’ on!!!

Valentina

VERITA’ PUTTANA.

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2 commenti
  1. Dani
    Dani dice:

    “L’esistenza è come una gigantesca jam session in cui ognuno si fa lo sgambetto per suonare il suo fottutissimo assolo” …fantastica!

    Rispondi

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